venerdì 23 novembre 2012

Nurse With Wound list vol. 19 (Jef Gilson/Glaxo babies/Förklädd Gud/Gomorrha/Gong/Good Missionaries/Le Grand Magic Circus et Ses Animaux Tristes)

NWW list vol. 19. Gong
Indice generale/General index

108. Jef Gilson (Francia) - Le massacre du printemps (1971). Già con Dizzy Gillespie e con l’agitatore patafisico par excellence Boris Vian (ma anche con conoscenze della lista come Bernard Lubat, NWW156, e Michel Portal, NWW212), il pianista francese, dissacrando già nel titolo il capolavoro di Igor Stravinsky, regala sfarfallii di free jazz nervoso e provocatorio. Da ascoltare. Jef Gilson, tastiere, tuba; Claude Jeanmaire, tastiere; Jean Claude Pourtier, batteria; Pierre Moret, tastiere.

109. Glaxo Babies (Gran Bretagna) - This is your life (1979)/Put me on the guest list (1980). Post punk assimilabile alle atmosphere della no wave di New York e, in parte, dei Pop Group. Spettrali fraseggi free jazz, accenni dub: incombono anche i PIL. This is your life, Stay awake, Because of you, Who killed Bruce Lee? compongono l’EP del 1979, poi ricompreso nel successivo Put me on the guest. Rob Chapman, voce; Dan Catsis, voce, chitarra; Tom Nichols, voce, basso; Tony Wrafters, sassofono; Geoff Alsopp, batteria [Charles Llewellyn].


110. Förklädd Gud (Svezia) - Förklädd Gud (1977). Fra avanguardia, noise e free-jazz; ottimi i primi due componimenti, la breve Davis' cup e la Suite birth (26'33''). Il nome (Dio in maschera) deriva da un poema del connazionale Hjalmar Gullberg. Gustaf Mattsson, basso, percussioni; Lars Svanteson, chitarra, flauto, percussioni; Anders Mård, sassofono, clarinetto, percussioni; Lasse Sterner, sassofono, percussioni; Per Nordfeldt, trombone, flauto, percussioni; Tomas Gabrielsson, piano, percussioni, batteria.

111. Gomorrha (Germania) - I turned to see whose voice it was (1972). L'aggressività delle chitarre e dell'organo di Krietsch situano il gruppo dalle parti dell'hard rock di derivazione anglosassone. Non mancano i momenti più distesi. Peter Otten, voce; Ad Ochel, chitarra; Ali Claudi, chitarra; Eberhard Krietsch, tastiere; Mike Eulner, basso; Helmuth Pohl, batteria.

112. Gong (Australia/Francia/Gran Bretagna) - Camembert electrique (1971). Sospiri cosmici, orgasmi siderei, psichedelia spaziale, una irrecuperabile vena di libertarismo fricchettone filtrato da una perizia strumentale forse sottovalutata; ed una sensazione di felicità che si rinnova ad ogni ascolto. Meno levigato di Angel’s egg, ma egualmente imperdibile. Storica la foto interna al disco. Daevid Allen, voce, chitarra; Blumdido Bad De Grass, flauto, sassofono; Christian Tritsch, basso; Eddy Louiss, tastiere; Pip Pyle, batteria, percussioni; Gilli Smyth, voce.

113. Good Missionaries (Gran Bretagna) - Fire from heaven (1979). Mark Perry, fondatore della rivista Sniffin' glue, gravitò già nell'ambito degli Alternative TV (
NWW8); i Buoni Missionari, a differenza di questi ultimi, e dei Glaxo Babies, tentano però strade più radicali (Thief of fire è cover dei Pop Group): l'andamento è un tappeto di vetri rotti, tra fiati schizoidi, bassi plumbei e recitativi alla Throbbing Gristle. Da ascoltare subito. Gillian Hanna, voce; Dave George, voce, flauto, chitarra, percussioni; Mark Perry, voce, chitarra, clarinetto, tastiere, percussioni; Dennis Burns, basso; Henry Badowski, sassofono, batteria.

114. Le Grand Magic Circus et Ses Animaux Tristes (Argentina/Francia) - Le grand méchant cochon et les trois gentils petits loups (1974). L’argentino Jérôme Savary fu il fondatore della compagnia teatrale Gran Panic Circus (con Fernando Arrabal, Alexandro Jodorowsky, Roland Topor), poi rinominata Le Grand Magic Circus. Il disco fu probabilmente la colonna sonora d’uno spettacolo teatrale, basato sull’inversione sarcastica della fiaba. Difficile apprezzarne tale componente, però, senza l'ausilio delle immagini.

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