sabato 6 luglio 2013

Early psychedelia vol. 13 (Finchley Boys/Haunted/Litter)

Finchley Boys
Indice generale/General index

Finchley Boys (USA, Chicago, Illinois) - Everlasting tribute (1972; recordings 1968-1969). Tinteggiature psichedeliche (bella Swelling waters) su una solida base hard blues e garage sostenuta dalla chitarra dell’oriundo olandese Oostdyck (Outcast, Hooked). Da risentire e rivalutare. George Faher, voce, armonica; Garrett Oostdyck, chitarra; Tabe, basso; J. Michael Powers, percussioni.

Haunted (Canada, Montreal) - The Haunted (1967). Altro gruppo parecchio sottovalutato. Notevoli ammicchi al suono rock melodico britannico (Who, Them e compagnia), ma le partiture originali (1-2-5, Horror show) e le suggestioni dylaniane (Untie me) delineano un quadro generale inaspettatamente all’altezza dei gruppi migliori. John Monk, voce; Jurgen Peter, chitarra; Al Birmingham, voce, chitarra; Bob Bozak, basso; Nick Farlowe, batteria.

Litter (USA, Minneapolis, Minnesota) - 100 $ fine (1968). Psichedelia virata verso il rock più roccioso della sponda d’oltreoceano e alleggerita da tocchi beat. Non mancano tentativi arditi di smagliare il tessuto musicale consueto (Apologies to 2069 e la versione da nove minuti di She’s not there, degli Zombies). Da sentire. Dan Rinaldi, voce, chitarra; Danny Waite, voce, tastiere; Tom ‘Zippy’ Caplan, chitarra; Jim Kane, basso; Tom Murray, batteria.

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