sabato 11 gennaio 2014

The Tubes - What do you want from live (1978)



Ammettiamolo: una banda di buffoni, troppo in ritardo sul glam, sull'hard rock più pupazzesco, sui cantanti maledetti larger than life; in ritardo su Berkeley, sugli hippies, su Zappa; sull'impegno e il disimpegno. Il 1978 fu l'anno in cui le cose presero ad andare male. Il punk era già finito, ammettiamo pure questo. Il progressive pure. La disco music impazzava. Volgevano al termine tutte quelle manifestazioni che, come un ballo di San Vito socioepidemiologico, legavano in un solo corpo emozionale milioni di persone. L'hardcore dei primi anni Ottanta sarà l'ultimo tentativo di comunione spirituale espresso dalla musica rock mondiale; da questo punto di vista Black Flag e Fugazi sono gli ultimi rappresentanti di un gotico internazionale rock in via di disfacimento ...
Il punto di svolta fu il 1976 ... Mi piacciono le date simboliche. Le magnifiche sorti cominciarono ufficialmente, però, nel 1978, anno de La febbre del sabato sera (uscì il 16 Dicembre 1977): quello sì, film epidemico quant'altri mai ... paradigmatico ... Forse qualcuno di voi riuscirà a trarne spunti per tarocchi e cabale epocali: 16.12.1977 ovvero 12.16.1977 ... In Italia il film uscì il 13.03.1978 ... Non lo so, quel 13 non mi ha mai convinto ... Ricordo che la nazione giovanile impazzì per la pellicola. Tony Manero. Gli adolescenti spasimavano per un tizio vestito di bianco che ballava in pedana. Era finito tutto. Il gelo degli anni di piombo e, con esso, le visioni utopiste dell'impegno, tutto nel cesso; come scrisse Altan: dopo il gelo degli anni di piombo godiamoci finalmente il calduccio di questi anni di merda.
Bene, ci siamo ancora in quegli anni. Nessun altro fenomeno, sociale, di costume, musicale, estetico ha più stretto in un comune sentire e in un'ansia collettiva di rinnovamento chi, per energia e passione, dovrebbe farsi carico del rinnovamento: gli adolescenti, i teens. Anzi, mi tocca dirlo: oggi mi sembrano i più imbambolati. Divisi da tutti e tutto nonostante i social network, la libertà, le occasioni; persi in un tempo liquido perfetto solo per vivere in un'eterno sabato del villaggio, tutti fermi a godere la festicciola liceale offerta dal Sistema. Totalmente assorbiti da questa trita mondanità.
Il 1978, un anno così importante che Tommaso Labranca gli ha persino dedicato un libro.
In questo clima esce, in linea coi tempi, il live dei Tubes, una accozzaglia di goliardi freak che riesumano l'incedere del glam dei Settanta e lo volgono in farsa antiborghese, pronti a incendiare i live con oltraggi di vario genere, fra pornografia, travestitismo e insulti alla società benpensante.
Divertenti; bravi; in realtà acqua fresca.
White punks on dope, tuttavia, è un classico. Ricorda un po' troppo Cracked actor di Bowie, ma vale il prezzo del biglietto.
Nell'album si ritrovano altre piccole perle, ma, fu subito chiaro, la magia dissacrante era svanita. Al mondo restarono i grandi solisti e i vecchi leoni; e qualche guitto assortito, come Fee Waybill, il cantante dei Tubi, zatteroni e occhiali supersonici, una specie di Elton John sboccato.
Sic transit ...

19 commenti:

  1. Vado un po' a memoria e potrei quindi prendere abbagli...nel 1973 gli sconosciuti tubes (tra gli altri) aprirono per il super concerto dei Led Zeppelin al kezar stadium di San Francisco, evento che evidentemente fu un requiem (per una città defunta), un giubileo (per l'apogeo del Dirigibile e di tutto quanto rappresento'), una premonizione (per l'ultimo momento di rivolta che sarebbe sorto di li a poco).

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    1. Da approfondire simbolicamente questo concerto.
      E poi sai che ti dico: devo approfondire i Led Zeppelin dal punto di vista esoterico. In certe date simboliche stanno sempre tra i piedi.

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  2. Me li ero quasi dimenticati i Tubes. In ritardo sul glam, in leggero anticipo sul punk, ebbero il loro quarto d'ora di notorietà anche in Italia (se ricordo bene Ciao 2001 gli dedicò una copertina). Un paio di miei amici possedevano il live succitato e uno di questi ne andava letteralmente in adorazione.
    Un disco piacevole e poco di più a mio modesto parere; però, come già scrissi a proposito di un altro disco, in confronto a quel che passa oggi il convento ha quasi lo status di capolavoro.

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    1. Piacevoli, come detto.
      Se uscissero oggi sbancherebbero: il ritorno del glam e altre sciocchezze da MTV e affini.
      Magari lancerebbero una moda.

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    2. Vedi quando se ne vennero fuori i Darkness...c'era gente in giro che gridava al miracolo...

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    3. I Darkness, ragazzi miei ... e poi parlavamo male dei Duran Duran ...

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  3. visti due sere di seguite nell'81 e non chiedetemi perchè.

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  4. non ricordo se a pordenone o udine e poi sicuramente a bologna.

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  5. Allora, mi ricordavo bene. Lo ricordavo perchè anni fa buttai giù la "timeline" per un racconto a sfondo rock ambientato nella San Francisco del 1973; una paginetta che mi costò ore di ricerche e che in parte condivido: il disfacimento è bello da sezionare!

    1968 – 05-21 Stills e Hendrix Jam
    1972-03-10 – Black Sabbath - San Francisco, CA - Winterland Arena - Yes, Wild Turkey, REO Speedwagon
    1972 – New York Dolls al Matrix
    01-13-1973 – Debutto Aerosmith
    02-1973 – BOC – Tyranny and Mutation
    03-1973 – Reunion + album dei Byrds
    22-03-1973 - Neil Young - Winterland, San Francisco, California
    04-1973 – Jefferson Airplane 30 Second over winterland
    05-1973 – Manassas: Down the road
    15-05-1973 – Blue Oyster Cult ad Amarillo, Texas
    (30-05-1973 - Giovedi sera: arriva a San Francisco in autobus)
    (1-06-1973 – Dorme sul prato del Golden Gate park)
    02-06-1973 – Sabato sera: concerto dei Led Zeppelin al Kezar Stadium (Opening Act, The Tubes)

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  6. Tra Waybill ed Elton John ...c'è un abisso...il solo paragone è da TSO.
    Ne hai scritte di fesserie
    Ciao

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    1. Ricapitoliamo: un tizio anonimo, che ha difficoltà a intendere la lingua materna ("una specie di Elton John" ... Ovvero una sorta di ... Ovvero un doppione malriuscito ...), entra in casa d'altri senza presentarsi e pulirsi le scarpe, offende gratuitamente e ci lascia con maleducazione pari all'insipienza senza sapere che questo blog offre seicento post ben dettagliati.
      Cosa dovrei pensare d'esso?
      Quello che il sergente Hartman pensava del soldato Palla di Lardo, forse: "Ma tu ci sei nato sotto forma di ...". Capito?

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