giovedì 13 agosto 2015

Catapilla - Changes (1972)

Il secondo disco del gruppo inglese (per l'omonimo del 1971 vai su We are not Pink Floyd vol. 2) conferma le migliori tendenze emerse nel primo.
Quattro brani (due oltre i dodici minuti) in cui il jazz rock degli inizi diviene più complesso e rarefatto; ottimi i caldi intarsi del sassofono di Calvert, come nella finale It could only happen to me, e le aeree interpretazioni vocali della Meek (Reflection) che conferiscono al tutto sfumature di psichedelia liquida e avvolgente (con toni quasi space).
Da ascoltare subito.

Anna Meek, voce; Graham Wilson, chitarra; Ralph Rolinson, tastiere; Robert Calvert, sassofono; Carl Wassaer, basso; Brian Hanson, batteria.


3 commenti:

  1. Disco di non facilissimo ascolto, a volte un po' disturbante ma sicuramente di grande fascino. I Catapilla non assomigliavano a nessuno e non meraviglia che all'epoca ebbero pochissimo, per non dire nullo, successo.

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  2. Un album da "Virgin Forest": dove il dubbio diventa musica. Jazz nel gusto dell'improvvisazione, psichedelico nelle atmosfere. Affascinante, è vero.

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  3. Disco molto bello. Reperto di un'epoca felice e quasi del tutto dimenticata.

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